giovedì 22 gennaio 2015

Il galateo delle rotture.

Qual è il galateo delle rotture? Il tuo ragazzo ti lascia e tu sei lì a flagellarti perché non hai fatto quella cosa o non hai detto quell'altra. 
Ora mettiamo il caso che in un anno hai fatto amicizia con i suoi amici. Loro ti scrivono, per educazione, per gentilezza, o perché sinceramente interessati a come stai. Cosa fai? Gli dici che il tuo ex è uno stronzo, un bastardo e che gli auguri solo il male (se la rottura è stata intensa) oppure cerchi di addolcire la pillola? 
Dopotutto sono i suoi amici, non i tuoi. Non prenderanno mai una parte, e se la prenderanno non sarà mai la tua, anche nella remota possibilità che volessero farlo. 
È questa forse la prima regola implicita del galateo? 
Poniamo sempre il caso che i suoi amici, nel tempo, siano diventati anche i tuoi, e che quindi nella situazione odierna ti scrivano perché sapere come stai. Cosa fai? Gli scrivi dicendo che il tuo ex è un pezzo di merda e vorresti fosse sbranato da un branco di lupi mannari? Se la risposta è sì, è meglio ripensarci, prendere il respiro, contare fino a 10 e trattenersi, perché comunque sia andata loro sono i suoi amici. Seconda regola del galateo. 
Terza regola. Sono cinque gli stadi del dolore, il primo è la negazione ed il secondo la rabbia. Ecco, non parlare mai con gli amici durante il secondo stadio, per non fare la figura della vittima ferita, o, peggio ancora, dello stronzo senza cuore, perché comunque stai parlando male del loro amico. 
Quarta ed ultima regola del galateo delle rottura: tenere sempre a mente che essere lasciati (ed in pochissimi casi, lasciare) è sempre una situazione-pigna in culo, dunque seguire l'etichetta è sempre bene per apparire posati, moderati e di classe, anche se un buco nero vi sta inghiottendo progressivamente il cuore e la testa. 
Breakups suck. 

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